Questo weekend ho finalmente avuto l’occasione di visitare l’esposizione di moto organizzata dal gruppo “Due Tempi Bei Tempi & Youngtimer” a Piacenza. Ne avevo sentito parlare negli anni scorsi, ma non ero mai riuscito a farci un salto. Mi era stato detto che c’erano mezzi per cui valeva davvero la pena andare e, devo ammetterlo, non sono rimasto deluso.

Appena entrato, sono stato subito colpito dall’ampiezza dell’evento: tre padiglioni pieni di moto, auto e camion d’epoca, quando mi aspettavo a malapena un solo spazio espositivo. Ho iniziato dal Padiglione 1, dedicato ai veicoli che hanno segnato la storia: moto iconiche come la Benelli Sei, con il suo sei cilindri in linea che ancora oggi fa emozionare, e la prima MV Agusta F4, capolavoro di Tamburini. Accanto, auto leggendarie come l’Alfa Romeo Giulia, le GT e GTV degli anni ’70, una spettacolare Lancia Delta Martini Evo5 e persino camion d’epoca come il Fiat 682. Una vera celebrazione di ingegneria e passione.

Ma il vero cuore pulsante dell’esposizione era il Padiglione 2. Qui, tra gli stand affollati, ho avuto un vero tuffo nel passato. Le 125 degli anni ’80 e ’90 erano tutte lì, pronte a riaccendere i ricordi di chi, come me, ha sognato e guidato questi gioielli a 16 anni: Cagiva Freccia e Mito, Aprilia Sintesi e Futura, Honda NS e NSR, fino alle mitiche Gilera SP-01 e SP-02. Quelle moto non erano semplici mezzi di trasporto: erano lo status symbol di una generazione intera, l’ingresso nel mondo delle due ruote vere.

Oltre ai “venticinque”, il padiglione offriva pezzi di storia motociclistica introvabili: Honda NR e RCV stradale, le mitiche RC30 e RC45, Ducati Desmosedici (sia la MotoGP ex Capirossi che le versioni stradali), Bimota Tesi e 500 V2, Benelli Tornado e TNT, Aprilia RSV R nelle versioni Bol d’Or e Haga, e ovviamente le leggendarie Kawasaki Mach3, con i loro esplosivi tre cilindri due tempi da 500 e 750 cm³. Ogni angolo offriva un’occasione per meravigliarsi, per sentirsi di nuovo bambini davanti a un negozio di giocattoli.

Il Padiglione 3, invece, era dedicato alle moto da cross, enduro e motard, dalle piccole cilindrate ai mostri sacri. Qui ho ritrovato alcuni dei mezzi che ho desiderato, guidato e persino usato in gara in passato: Honda CR500 e CRF, l’Aprilia SXV, e le leggendarie adventure bike come Teneré, Africa Twin, GS, oltre a marchi gloriosi come TGM, SWM, Puch e Villa. Un vero paradiso per gli appassionati del fuoristrada.

Anche gli ospiti non sono mancati: Nico Cereghini, Max Temporali, Loris Capirossi, Loris Reggiani, Garret Gerloff e anche Guido Meda sono stati entusiasti di presenziare e supportare questa manifestazione, ma soprattutto di passeggiare tra i rari e preziosi bolidi esposti. Questa esposizione non è solo una semplice fiera: è una celebrazione della passione pura, fatta da appassionati per appassionati. Un tuffo nel passato che ci ricorda perché amiamo le moto, riportando alla mente i profumi, i suoni e le emozioni che ci hanno fatto diventare motociclisti. Un evento che, se ami davvero le due ruote, non puoi assolutamente perdere. E noi di Masterbike non potevamo mancare.