La fiera di Verona costa più di EICMA. Ne vale la pena? Secondo noi no.

La Fiera di Verona Motor Bike Expo (MBE) è nata dalla costola di un evento “custom”. Si chiamava Custom Bike & Show, poi trasformata in Bike Show e si è svolta fino a metà anni 2000 a Padova. Poi traslocò a Verona con il nuovo marchio Motor Bike Expo. 

In origine era poco più di un raduno “birra & salsiccia” in stile Hell’s Angels, dedicato agli appassionati delle custom, delle relative personalizzazioni e del corrispondente merchandising. 

Poi pian piano ha assunto una dimensione meno provinciale e settaria, allargando gli orizzonti commerciali aprendosi anche agli altri segmenti del mondo moto. Prima sono arrivati i concessionari locali esponendo le novità di ogni tipo (sportive, enduro, adventure, retrò, ecc ecc) poi le Case ufficiali si sono timidamente affacciate esponendo in prima persona, in stand e spazi molto meno pretenziosi rispetto a quelli supercostosi di EICMA e i produttori di parti speciali sono stati contenti di effettuare vendita diretta negli stand sfruttando il crescente successo di pubblico.

Con il passare del tempo Motor Bike Expo si è trasformata.

Insomma, Verona è diventata nel tempo la fiera dei motociclisti che rispecchia meglio di EICMA la vera, semplice e povera dimensione del motociclismo. Per chi espone o vende è l’antitesi di EICMA: costi degli spazi per lo stand molto ridotti e impegno di soli tre giorni.

Ma, a nostro giudizio, c’è un problema da risolvere. Una Fiera come questa, non può avere un costo di 24 Euro per il biglietto di ingresso. Ma stiamo scherzando? È il 26% in più rispetto ad EICMA. Già i 19 Euro richiesti a Milano non sono pochi, ma se li rapportiamo a quanto offre EICMA in termini di dimensione e qualità dell’esposizione, numero di novità presentate, e servizi (mezzi di trasporti per arrivare in fiera, dimensioni dei parcheggi, velocità delle biglietterie, servizi di ristorazione ecc ecc) non c’è paragone.

Venerdì 19 gennaio a Verona chi è arrivato puntuale alle 8,45 con la speranza di entrare alle 9 si è fatto 1 ora di fila perché alla biglietteria erano aperte solo 3 casse e in più funzionavano a rilento perché avevano problemi con la stampa dei biglietti. I parcheggi delle auto costano 10 € (a Milano si spendono di più) ma sabato 20 gennaio alle 10 erano già pieni con l’unica alternativa di andare al multipiano Esselunga alla modica cifra di 5€ l’ora… Oppure ti metti alla ricerca di un posto girando per ore attorno ai padiglioni.

Sette padiglioni. Sembra tanta roba, ma in realtà non è così.

Poi entri dentro e hai da visitare7 padiglioni. Sembra tanto sulla carta, ma in realtà non c’è granché. Il giudizio su quanto esposto alla Fiera di Verona può essere diverso a seconda del tipo di mondo a due ruote che ti piace di più. Se sei un appassionato del mondo custom hai un paio di padiglioni di belle personalizzazioni da vedere, hai le Harley da provare nel test ride, e hai un settore merchandising pieno di cose da guardare ed eventualmente comprare. 

Se sei un appassionato di moto a tutto tondo, puoi aggiungere i due padiglioni “generalisti”, dove ci sono gli stand di alcune Case. Ma non tutte però. Ad esempio in questa edizione manca anche Honda che storicamente vi prendeva parte. E non è la sola. E chi c’è non porta sempre tutta la gamma. Le moto presenti in genere sono quelle già viste a Milano. Nelle annate fortunate, come questa, puoi vedere qualche vera novità. Quest’anno ci sono la Suzuki V-Strom 800 DE Djebel, le BMW R12 ed R12 NineT, e la Triumph Daytona 660 (che però è già stata presentata sui social). In più ci sono due versioni diverse della Suzuki GSX-S100GX vista a Milano, la Touring e la Sport. 

In 2-3 ore hai già visto tutte le moto. Poi ti resta il mercatino…

Insomma, in 2-3 ore hai visto tutto. Poi ti rimane una mezza giornata per smadonnare in fila in uno dei pochi baracchini del servizio ristorazione e farti spennare 8 € per una focaccia al prosciutto salatissimo. E infine puoi passare il resto del tempo in giro nelle varie zone mercatino a comprare cinesate. Roba  che online troveresti a meno. O rovistare negli shop di abbigliamento/accessori di collezioni vecchie di qualche anno a prezzi finto-affare.

Insomma, il nostro giudizio è questo:

SI a Verona se siete appassionati di custom e/o in piena crisi di astinenza invernale da ambiente moto, oppure se si decide di andarci ogni 5-6 anni tanto per rivedere respirare un po’ di aria a due ruote.

NO a Verona se sei già andato ad EICMA, o se pensi di andare a vedere o “vivere” qualcosa di veramente interessante spendendo il 26% in più di EICMA per il biglietto di ingresso di una manifestazione che a livello di rapporto qualità/prezzo è assurdamente svantaggioso.

Per quello che è realmente Verona, 15 € sarebbero già troppi a nostro giudizio.